
Assicurazione Cyber trova spazio nelle pagine dedicate al sistema economico delle imprese e all’Innovazione del Corriere del Veneto. Dopo un passaggio in Cronaca. Una buona notizia in due atti di cui sono protagonisti il Corriere del Veneto, il Gruppo Giovani Confindustria Padova e Margas.
“L’assicurazione cyber non copre.” Chiosa in Cronaca
E’ il 16 dicembre 2016 e il Corriere del Veneto pubblica il suo articolo. Siamo ancora in Cronaca:
Imprese, Hacker e riscatto. Quattro aziende del padovano di medie dimensioni, attive nel settore servizi sono state attaccate, subiscono una richiesta di riscatto e il blocco dei sistemi informativi e dell’accesso a dati importanti.
L’articolo presenta ai nostro occhi almeno due pregi:
- chiama al confronto il Consigliere Delegato Gerli del Gruppo dei Giovani Industriali di Confindustria Padova e si interroga sulle conseguenze. Il linguaggio è quello di chi si preoccupa dei Rischi: una catastrofe naturale che lascia l’azienda a zero, c’è fermo d’attività o business interruption, preoccupazione per forti perdite dirette e indirette. E in chiusura…
- si fa riferimento alle coperture assicurative e alla loro capacità (o meno) di mitigare i costi e danni subiti.
Che il fenomeno dei rischi cyber o cyber-correlati, che corrono ormai tutte le imprese il cui cuore pulsante è costituito da Internet e dai sistemi informativi, sia sottovalutato, è cosa nota.
Le notizie che quotidianamente salgono alla ribalta dei media sugli effetti del Cyber-Crime non fanno che confermarlo. Al di là del Ransomware, la Business Interruption appare tra gli aspetti più inquietanti e preoccupanti. Lo confermerebbero tutte le ultime rilevazioni sulle paure percepite dalle aziende (link a post nicola).
Nord-Est Lab: Il Whitepaper su Cyber Risk Exposure & Cyber Risk Insurance
Per questo non passa inosservata la piccola quanto utile ricerca italiana promossa da Via Virtuosa, consulente in tecnologie e processi di sicurezza ICT e un broker padovano col pallino dei rischi speciali pubblicata a fine 2016. Il tema è:
Quanto sono esposte al cyber risk le imprese del Nord-Est?
Esiste attenzione al trasferimento assicurativo quale strumento finale di gestione del cyber risk?
Tutto quello che avreste voluto sapere sulla assicurazione cyber, ma non avete mai osato chiedere.
E così il Corriere bissa e il mese dopo, il 16 gennaio 2017, riporta il tema in edicola, ma stavolta nell’inserto settimanale di Corriere Imprese alla voce Innovazione.
Non è proprio un taglio alto, ma è il frutto di un’intervista fatta a Cesare Burei di Margas da un giovane giornalista interessato a capire di più sulla Assicurazione Cyber.
Assicurazione Cyber: Il ritorno su Corriere Imprese
Taglio basso per il nostro giovane giornalista curioso a firma A.M e titoli da strillo (che naturalmente non decide lui) poco attinenti.
Parole d’ordine: Cyberfurti, danni collaterali, pirati del web. Riscatto in bitcoin. Fenomeno sottovalutato.
Danni collaterali. Questo si che c’entra. Come l’incipit:
“Attività bloccata, archivi polverizzati e macerie (digitali) da ricostruire. In altre parole, business interruption.” Così il nostro A.M. Poco più avanti due dati emersi dal Whitepaper e dalle survey che ne costituiscono la polpa:
“Il 40% degli intervistati ha confessato di aver subito almeno un sinistro cyber (o analogico, ma con impatto sulle tecnologie di comunicazione) negli ultimi cinque anni. Nel 60% dei casi, per contro, le aziende non hanno mai chiesto ai responsabili di misurare l’impatto che potrebbe derivare da un attacco hacker.”
“Il 30% ammette di non aver ancora formalizzato politiche né procedure di sicurezza per il settore ICT” pur occupando “una posizione di rischio.”
Alle parole di Cesare Burei – Co-Amministratore di Margas e Broker di Assicurazione – è affidata la chiusura, dopo aver accennato all’importanza di formazione del personale e implementazioni tecnologiche di sicurezza:
“Infine si può ricorrere ad una polizza di cyber insurance per il rischio marginale: la copertura in genere comprende business interruption, responsabilità civile e professionale, danni di reputazione,…” e – aggiungiamo – i costi da attacco ransomware. Visto che è il motore del racconto in due atti!
Ci auguriamo che qualcuno degli imprenditori del Nord-Est l’abbia letto e ricavato le indicazioni essenziali. Altrimenti …. siamo qui!