A cosa serve l’assicurazione di Responsabilità Civile Generale
La polizza è suddivisa in due macro-sezioni:
- La parte detta in breve “RCT” o Responsabilità Civile verso Terzi che si occupa dei danni a terzi che posso causare durante lo svolgimento della mia attività;
- La parte di “RCO” o Responsabilità Civile Operai (oggi in senso più ampio “Addetti”) che copre i danni che possono subire le persone che lavorano per l’azienda a causa di una responsabilità che possa risalire all’azienda stessa.
A cosa prestare attenzione nella polizza di Responsabilità Civile
Le parti del contratto che, per nostra esperienza, in caso di sinistro rivelano le maggiori criticità, specialmente se operiamo come impresa edile o impiantistica (impianti idraulici, termici, di condizionamento, domotica, etc.), sono le seguenti:
- Gli assicurati: tutti gli addetti che lavorano per l’azienda (RCO)
- Il massimale: complessivo e per infortunato (Massimale RCO)
- Lavoro presso Terzi (RCT)
- I limiti di indennizzo per altre garanzie importanti (RCT/RCO)
- Postuma da installazione: assicurarsi per richieste di danni che arrivano dopo la fine lavori
Al di là di eventuali responsabilità penali, le carenze di copertura, frequentemente riscontrate in questi ambiti, possono obbligare l’azienda a far fronte direttamente a onerosissime richieste danni.
Sezione RCO: Assicurare tutte le persone che lavorano per l’azienda
La definizione di “Assicurato” presente in polizza deve ricomprendere
le effettive figure che vengono utilizzate per l’attività e pertanto: Dipendenti, Parasubordinati, Lavoratori interinali, Lavoratori a distacco, altre tipologie di collaboratori
Nella maggior parte delle Assicurazioni di Responsabilità Civile Generale presenti sul mercato italiano, per “Assicurati” si intendono solo i dipendenti e i parasubordinati. Restano escluse quindi dalla copertura altre figure decisamente importanti nello svolgimento delle attività e che possono essere direttamente coinvolte in sinistri sotto la nostra responsabilità. Una moderna definizione dovrebbe oggi parlare di “addetti” e ricomprendere tutte le tipologie di collaborazione adottate dall’azienda.
Sezione RCO: Il Massimale complessivo e per infortunato è adeguato?
Non sono rari i casi in cui, in caso di sinistri mortali o molto gravi, vengano avanzate richieste di risarcimento da parte di tutti i familiari/eredi dell’infortunato/deceduto che si somma all’eventuale rivalsa dell’INAIL nei confronti dell’azienda. La somma complessiva può raggiungere un’ordine di grandezza a sei zeri. Un aspetto di cui abbiamo già parlato in modo più approfondito.
In quest’ottica dobbiamo verificare il Massimale RCO complessivo, ovvero per tutti gli infortuni eventualmente accaduti durante la durata della polizza e quello previsto per singolo evento.
Molto importante per il buon funzionamento della garanzia RCO del contratto assicurativo è quindi
verificare i i casi in cui non scatterebbe il massimale indicato in frontespizio di polizza, bensì quello dei sottolimiti ( o sottomassimali) a volte molto penalizzanti;
verificare che l’inquadramento INAIL degli addetti sia corretto, ovvero che siano correttamente denunciate all’INAIL le mansioni da loro svolte. Se non lo fossero, la sezione RCO potrebbe operare in maniera ridotta o addirittura non operare.
Sezione RCT: Vengono svolti lavori presso Terzi?
Nelle polizze italiane è frequente trovare limitazioni di massimale o esclusioni specifiche per attività svolte presso Terzi. Un aspetto certamente problematico per le aziende del settore edile per le quali lavorare in cantiere (presso Terzi) è una condizione normale, se non esclusiva di lavoro.
Vediamo quali sono le esclusioni tipiche da discutere col nostro assicuratore:
Danni alle cose di terzi nell’ambito d’esecuzione dei lavori
E’ un’esclusione che può essere ricompresa in garanzia. Una volta inserita, per questa garanzia di solito viene fissato un limite di risarcimento (Eur 50.000/100.000). Essa riguarda i danni alle cose e ai locali/fabbricati presenti dell’ambito dei lavori e sui quali non sto direttamente operando e per le cose che per volume e peso non possono essere rimosse.
Danni causati alle opere in via di costruzione
Esclude i danni alle cose che costruisco. Difficile da derogare, si vede in ogni caso applicato un limite di risarcimento molto più basso di quello generale di polizza.
Se invece si volessero assicurare i danni all’opera/impianto che si sta costruendo senza i limiti di cui sopra, esiste una polizza specifica – CAR per costruzioni edili o EAR nel caso di installazione impianti – che copre “ad ombrello” il cantiere e le imprese che vi operano a prescindere dall’accertamento delle responsabilità.
Danni causati a terzi da incendio di cose dell’assicurato
Esclude i danni provocati da un incendio che si propaghi in cantiere a partire da cose (tipicamente attrezzature) dell’Assicurato. Può essere ricompresa in garanzia con limiti da trattare con l’Assicuratore.
RCT/RCO: quali altre garanzie strategiche?
Nei testi di assicurazione di Responsabilità Civile si trovano anche altre garanzie per le quali sono previsti limiti di risarcimento specifici e diversi da quello riportato in frontespizio che possono essere interessanti soprattutto nel settore delle costruzioni.
Tra queste:
- Malattie professionali
- Danni da Interruzione di Servizio
- Danni da Incendio
- Cose in consegna e custodia
- Danni da Furto
- Cose di terzi sollevate, caricate e traslate, Danni a condutture e impianti sotterranei
- Inquinamento accidentale
- Danni a cose trovantisi nell’ambito di esecuzione lavori
- Danni da vibrazione e cedimento
Ogni azienda deve verificare se i valori economici di indennizzo di queste garanzie sono adeguati alle proprie necessità in funzione del tipo di lavori che svolge.
A titolo di esempio, proponiamo alcuni casi reali che spiegano l’importanza dell’ottenimento di questo genere di garanzie:
Installazione di pannelli autostradali
Nell’installazione gli operai fanno cadere il pannello di segnalazione in autostrada causando da una parte dei danni a terzi (utenti dell’autostrada) e dall’altra l’interruzione del servizio autostradale con relativi mancati incassi da parte del gestore della tratta.
Lavori di scavo fondamenta
I lavori di scavo per le fondamenta di un edificio causano danni da vibrazione o cedimento del terreno a costruzioni vicine.
Lavori di scavo per tracciati di rete idraulica
Effettuando gli scavi dei tracciati per la posa dei tubi di rete idrica causiamo danni alla rete di fibra ottica e, pertanto, sia danni alle cose (alla fibra) che danni da interruzione d’attività alla ditta erogatrice il servizio. Personalizzare derogando alle esclusioni standard ed estendendo ai danni da fermo d’attività, può essere molto importante specialmente se i danneggiati sono molti o uno molto importante. Un caso di cronaca!
RCT/RCO: E se arriva una richiesta danni dopo la fine dei lavori?
La polizza di Responsabilità Civile Generale opera durante l’esecuzione dell’attività. Quando l’attività finisce, la garanzia non opera più. Per questo aspetto è necessario dotarsi della cosiddetta Postuma da Installazione. Leggi l’articolo dedicato!
L’assicurazione di Responsabilità Civile Generale in conclusione
Possiamo ribadire che per la stipula di un contratto assicurativo è oltremodo necessario affidarsi a professionisti del settore assicurativo che abbiano, nel proprio bagaglio culturale
- un know how tecnico ingegneristico affinché possano effettuare una reale analisi del rischio e, quindi, costruire “ad hoc” il migliore contratto assicurativo possibile per lo specifico caso;
- l’esperienza di gestione di una varietà di sinistri in un determinato settore che permette di valorizzare nei contratti le opportunità date da certe garanzie o discutere esclusioni decisive.
Visita la pagina EdilRisk interamente dedicata al rischio nel mondo delle costruzioni.