Paura di perdere l’autosufficienza? Polizze LTC

Perdere l’autosufficienza. Perdere l’autosufficienza e diventare un peso quando si è un punto di riferimento, può essere un problema. Esistono delle polizze assicurative denominate LTC o Long Term Care. Vediamo in cosa consistono e se possono farci vivere più sereni oggi e domani. Da una indagine del Centro Studi Investimenti Sociali (CENSIS) del 2017  più di un quarto degli italiani intervistati in ogni fascia sociale si dice preoccupato, per il futuro, della possibilità di perdere l’autosufficienza e di trovarsi in gravi difficoltà economiche e di vita. Cosa vuol dire paura di perdere l’autosufficienza? Innanzitutto e’ necessario spiegare cosa si intende per “perdere l’autosufficienza”. Essa si verifica quando una persona in genere anziana o disabile, non è più in grado di svolgere per malattia o incidente, alcuni atti quotidiani come: farsi il bagno o la doccia vestirsi e svestirsi lavarsi muoversi essere continente bere e mangiare avere memoria e una funzionalità verbale e logica efficace Non essere più in grado di esercitare una o più di queste abilità “normali”, rende necessaria l’assistenza di un’altra persona. Se l’assistenza pubblica non aiuta L’assistenza pubblica in Italia non riesce a far fronte alla domanda dei non autosufficienti per quantità e qualità dei servizi offerti. Infatti

FLEXIBLE BENEFITS: AVANGUARDIA DEL WELFARE AZIENDALE

Flexible Benefits. Quali vantaggi? Le novità introdotte dalla Legge di Stabilità 2016 premiano il Welfare aziendale e introducono cambiamenti nei premi di produttività. I piani di flexible benefits diventano più appetibili anche per le PMI. Introdurre il Welfare in azienda significa agire direttamente sullo schema retributivo del lavoratore, cambiandone il paradigma e impattando positivamente su reddito, fiscalità, motivazione e produttività. Virtuosi gli effetti sull’indotto nel mondo dei servizi e prodotti alla persona che si inseriscono nelle piattaforme. La Legge di Stabilità 2016 e i flexible benefits La Legge di Stabilità 2016 prevede interventi per il welfare aziendale, rendendolo appetibile anche alle PMI. Si amplia infatti la palette dei benefits contemplati sul fronte dei premi di produttività e partecipazione agli utili d’impresa. Così facendo le aziende risparmiano sul costo del lavoro andando incontro ai propri dipendenti. Questi invece potranno godere di “prestazioni” dal valore superiore (perché netto) di quello di un premio monetario in busta paga. Si tratta di una azione volta ad incidere tanto sulla parte variabile della cosiddetta retribuzione diretta (“cash”), quanto sui tipi di benefit parte della retribuzione indiretta (“in natura”). Con il termine “benefit” ci si riferisce a strumenti retributivi che non compensano il lavoratore per il servizio svolto (principio di corrispettività),